Roy Rogers: come un brand italiano ha conquistato il mondo del denim
Da un laboratorio artigianale a un'icona internazionale del denim: il viaggio di Roy Rogers in oltre 70 anni di storia
Storia del Brand Roy Rogers
Quando si parla di denim e moda casual di alta qualità in Italia, un nome emerge con forza da oltre settant'anni: Roy Rogers. Nato in un contesto industriale e artigianale, quello della Toscana degli anni del dopoguerra, questo marchio è diventato rapidamente sinonimo di qualità, innovazione e autenticità italiana, conquistando un posto d'onore nella storia della moda e nel cuore degli appassionati del jeanswear.
Fondata nel 1949 a Campi Bisenzio, vicino a Prato, dalla famiglia Bacci, Manifatture 7 Bell S.p.A., l'azienda proprietaria del brand Roy Rogers, ha da subito posto la qualità e l’attenzione ai dettagli come pilastri fondamentali. Francesco Bacci, fondatore visionario e determinato, intuì molto presto che il futuro della moda casual sarebbe stato dominato dal denim, materiale robusto e versatile, fino ad allora strettamente legato agli ambienti di lavoro e poco considerato dal mondo fashion.
La svolta fondamentale per Roy Rogers avviene proprio negli anni Cinquanta, quando la famiglia Bacci si reca negli Stati Uniti con l'obiettivo di importare l'autentico denim americano in Italia. È qui che nasce la collaborazione con Cone Mills Corporation, azienda storica e famosa per la produzione di tessuti denim di alta qualità. Grazie a questa collaborazione, Roy Rogers è il primo marchio italiano a produrre jeans utilizzando autentico denim americano, trasformando radicalmente la percezione del jeans in Italia: da semplice indumento da lavoro diventa un capo di moda, desiderabile e innovativo.
La creazione del primo jeans Made in Italy avviene nel 1952: il modello Roy Rogers n°1. Questo jeans iconico si distingue subito per alcuni dettagli diventati nel tempo simbolo stesso del brand: le zip sulle tasche posteriori e il celebre triangolo nero cucito sulla tasca posteriore destra, elementi distintivi che tuttora identificano chiaramente un jeans Roy Rogers.
Gli anni Sessanta e Settanta rappresentano il momento d’oro per il brand, che diventa un vero e proprio status symbol, desiderato da giovani e adulti grazie al suo stile unico, moderno e di qualità superiore. Roy Rogers riesce a coniugare perfettamente le radici americane del denim con il gusto e lo stile tipicamente italiano, creando capi di abbigliamento che esprimono libertà e autenticità. Non è un caso che proprio in questi anni il brand diventi un punto di riferimento per personaggi dello spettacolo e della musica, confermando la sua popolarità a livello nazionale e internazionale.
A partire dagli anni Ottanta, però, il mercato del denim inizia a trasformarsi rapidamente, con l’arrivo di numerosi marchi internazionali che propongono jeans a basso costo e qualità inferiore. Roy Rogers, fedele alla sua filosofia di eccellenza, sceglie consapevolmente di mantenere alta la qualità della sua produzione, resistendo alle pressioni del mercato low cost. Questa scelta comporta inizialmente una riduzione delle quote di mercato, ma contemporaneamente rafforza la reputazione del marchio come simbolo di eccellenza e autenticità.
Negli anni Novanta e Duemila, il brand attraversa un periodo di rinnovamento, guidato dalla famiglia Biondi, succeduta ai Bacci nella gestione dell'azienda, che riposiziona Roy Rogers nel segmento medio-alto del mercato denim internazionale. Vengono introdotte nuove tecnologie produttive, tessuti innovativi e collezioni in grado di rispondere alle esigenze di una clientela sempre più attenta al design, alla sostenibilità e alla qualità dei materiali. Il denim Roy Rogers si evolve, mantenendo però saldi i suoi elementi distintivi originali.
Nel corso degli anni 2000 e 2010, Roy Rogers affronta il mercato con una rinnovata consapevolezza delle sfide poste dalla sostenibilità e dall’innovazione. L’azienda introduce importanti iniziative green, come l’utilizzo di denim biologico, trattamenti ecosostenibili e riduzione degli sprechi di acqua nelle fasi produttive. Questi accorgimenti permettono al marchio di restare fedele ai suoi valori di qualità e responsabilità sociale, conquistando un pubblico sempre più attento alle tematiche ambientali.
Oggi Roy Rogers, pur mantenendo la sua sede storica vicino a Firenze, si è aperta con successo ai mercati internazionali, proponendo non solo jeans, ma anche collezioni complete di abbigliamento casual e accessori. Il brand ha saputo creare un'identità ben definita, apprezzata in Italia e all'estero, posizionandosi come sinonimo di qualità, stile autentico e innovazione costante.
Roy Rogers non è più solo un marchio: è diventato un vero e proprio simbolo della moda italiana nel mondo, testimonianza di come un'azienda familiare, nata dall’intuizione di un imprenditore visionario, possa diventare una realtà affermata e apprezzata, capace di adattarsi alle evoluzioni del mercato senza mai tradire la propria identità originaria.